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G20 Spiagge: un secco no alla modifica della tassa di soggiorno proposta dal Governo

Da Milano la precisa richiesta di chiarezza rispetto alla riforma del Demanio Marittimo.

Data :

29 ottobre 2025

Municipium

Descrizione

COMUNICATO STAMPA

Nella loro seduta odierna a Milano, i 24 comuni del balneare italiano esprimono una opposizione forte e motivata alla ipotizzata modifica della tassa di soggiorno nel nostro Paese. Ogni Amministrazione applica la tassa in accordo con la propria comunità, motivando ogni spesa e rispondendo direttamente ai cittadini che la vota e alle imprese turistiche locali che producono reddito. I bilanci di ogni comune sono già ridotti (e molti ritengono che anche una parte di IMU dovrebbe rimanere nelle loro disponibilità) e se si vuole che il settore del turismo rimanga fondamentale per il PIL nazionale, gli investimenti per rimanere attrattivi e concorrenziali sul mercato internazionale e nazionale vanno implementati.

«Se crediamo che il settore turistico sia importante, la tassa di soggiorno consente di rendere le comunità marine delle vere comunità accoglienti. Già bilanciamo le esigenze delle città: non ci possono togliere questa tassa. I comuni la applicano e rispondono direttamente ai cittadini che li votano». Queste considerazioni sono espresse all’unisono dai primi cittadini che esprimono un forte timore rispetto alla modifica dell’imposta.

«Ribadisco - sottolinea il Vice sindaco di Castiglione della Pescaia Federico Mazzarello - la necessità per tutti i Comuni con lo status di città balneare di fare rete su tematiche importanti come l'imposta di soggiorno. Devono poter essere i comuni a dover decidere se, come, quando e perché inserire, togliere o aumentare l'imposta di soggiorno una volta consultati gli operatori turistici del proprio territorio; ed è necessario e giusto che siano i comuni  ad incassare integralmente questa imposta per rispondere agli accordi presi con gli stessi operatori. E' inoltre fondamentale sensibilizzare tutti i livelli istituzionali sull'iter parlamentare del riconoscimento dello status di città balneare, che deve servire appunto ad avere una maggiore autonomia e gestione di tematiche così pesanti che si ripercuotono in primis sul governo del territorio. Scopo di questi appuntamenti del Network G20Spiagge è proprio quello di confrontarsi e discutere insieme su problematiche comuni tanti territori costieri, dall'ambiente al demanio, dai tributi alla transizione ecologica».

Un altro argomento portato all’attenzione del tavolo del G20Spiagge riguarda il tema dell'applicazione della direttiva dell'Unione europea 2006/123/CE, meglio nota come "Bolkestein". Nel corso della discussione sono emersi i differenti approcci adottati sui territori costieri italiani per l'assegnazione delle concessioni demaniali scadute, processi che in alcuni casi non sono ancora stati avviati.

«È un tema di importanza strutturale per l’intera costa italiana – conclude Roberta Nesto, coordinatrice nazionale del G20Spiagge e Sindaco di Cavallino Treporti – e il network dei sindaci è stato riconosciuto quale soggetto che da ora porterà le proprie esperienze e posizioni al tavolo nazionale indicato dal Governo sul demanio».

In conclusione, i sindaci del G20Spiagge attendono i provvedimenti che il Governo ha promesso per la fine del 2025, chiedono chiarezza sull’indennizzo, che ad oggi non c’è stata, e annunciano il loro impegno per la tutela di tutti gli investimenti sia pubblici che privati.

Ultimo aggiornamento: 29 ottobre 2025, 19:05

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